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Foto di mohamed Hassan da Pixabay

Fra un anno esatto il passaggio tecnologico televisivo si completerà con l’adozione dello standard trasmissivo di seconda generazione il Dvb-T2 (con codifica H-265 o Hevc), che consentirà alle emittenti di continuare a trasmettere la stessa quantità di canali su frequenze nuove, dal momento che parte dello spettro elettromagnetico sarà ceduto alla telefonia mobile (banda 700 megahertz). Il passaggio avverrà tra il 21 e il 30 giugno 2022 e, da allora, solo i televisori o decoder dotati dei nuovi standard trasmissivi e di codifica potranno permettere di ricevere il segnale.

Un’altra evoluzione tecnologica all’orizzonte riguarda il passaggio dalla codifica Mpeg2 alla Mpeg4, che renderà visibili soltanto i canali in alta definizione (Hd) già dal primo settembre 2021 (quando verranno avviate anche le risintonizzazioni progressive per aree geografiche). Verificare se l’apparecchio in possesso è adeguato alle nuove tecnologie è facile. Basta provare a vedere i canali 501 (Raiuno Hd), 505 (Canale 5 Hd) e 507 (La7 Hd): se almeno uno sarà visibile, la televisione è pronta per il primo passaggio tecnologico, altrimenti è probabile che debba essere sostituita già entro i prossimi due mesi. Per il secondo passaggio tecnologico, è possibile controllare se il ricevitore è già pronto alla nuova codifica di trasmissione provando a visualizzare i canali di test 100 e 200: la scritta “Test Hevc Main10” dovrebbe comparire se è compatibile con il nuovo standard.

In ogni caso, la specifica tecnica dovrebbe essere precisata nel manuale dell’apparecchio, tenuto conto che a partire dal 22 dicembre 2018 i negozianti sono stati obbligati a vendere i televisori che supportano il Dvb-T2, quindi quelli comprati dopo tale data dovrebbero essere “salvi”.

Come ottenere il bonus tv da 50 euro

Chi volesse continuare a guardare la televisione e quindi sostituire l’apparecchio per un motivo o per l’altro, potrà avvalersi del bonus tv fino a 50 euro messo a disposizione dal governo a condizione che il valore Isee della famiglia non sia superiore ai 20mila euro. Per ottenere il bonus tv o decoder di nuova generazione è necessario presentare all’atto di acquisto la richiesta di riconoscimento del contributo, tramite l’apposito modulo fornito dal ministero per lo Sviluppo economico (Mise).

Il documento è un’istanza con i dati anagrafici del richiedente, da presentare direttamente al venditore per ottenere lo sconto fino a 50 euro . Se il prodotto da acquistare costa meno, il bonus coprirà per intero la spesa. La domanda implica di autodichiarare valore Isee familiare non superiore a 20mila euro e che nessun altro componente del nucleo abbia già fruito del contributo (un bonus per famiglia). Insieme alla domanda dovrà essere presentata la copia di un documento di identità in corso di validità e codice fiscale.

È possibile verificare se il prodotto scelto (tv, decoder terrestre o satellitare) è idoneo e acquistabile con il bonus cercandolo nell’apposita lista di 505 pagine pubblicata dal Mise. Tale elenco può essere usato anche per verificare se il tv già in possesso è idoneo, senza pretesa però di completezza.

L’adesione all’iniziativa da parte dell’esercente è volontaria, quindi è necessario trovare un negozio aderente. Stesso discorso vale per il canale online, che dovrà predisporre modalità per l’invio dei documenti di identità, insieme al modulo ministeriale. Al momento, le famiglie pronte al formato Mpeg4 sono il 92%, quelle al Dvb-t2 il 58,2%, secondo una ricerca della fondazione Bordoni. Il bonus tv si potrà richiedere fino alla fine del 2022 o comunque fino al termine dello stanziamento totale di 151 milioni di euro.

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Da luglio 2022 il passaggio alla nuova tecnologia. Ecco come controllare se il televisore la supporta e come chiedere il bonus da 50 euro del governo
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