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L’aula del Parlamento europeo a Strasburgo (Foto: Paolo Giandotti/LaPresse)

Il Parlamento europeo ha approvato il regolamento che istituirà, a partire dal primo luglio, il green pass  chiamato Eu digital certificate Covid-19, per attestare la vaccinazione, la guarigione o l’esito negativo di un tampone per il Covid-19 quando ci si sposta tra i paesi dell’Unione europea. L’Europa è quindi un passo più vicina alla finalizzazione dell’iniziativa che consentirà alle persone di viaggiare con minori restrizioni. Il testo dovrà essere formalmente adottato dai 27 paesi, firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale del blocco. Sarà in vigore per 12 mesi, alla scadenza dei quali il green pass, si spera, non dovrebbe più essere necessario.

La durata del green pass

Il certificato sarà uno solo per tutti gli stati membri e verrà rilasciato dalle autorità nazionali. Per chi ha ricevuto il vaccino, il pass è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose – per quei paesi che accettano viaggiatori con una sola dose – e per 9 mesi dalla seconda (sono validi solo i vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali, attualmente AstraZeneca, Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson).

Mentre per chi ha un certificato di guarigione avrà una validità di 6 mesi dal risultato positivo ottenuto con un test a tampone molecolare (Pcr). Chi non ha ricevuto il vaccino o non è in possesso di un certificato di guarigione, potrà viaggiare senza obbligo di quarantena (in generale, poi occorre vedere se gli Stati adotteranno specifici limiti) nelle 72 ore successive a un test Pcr negativo. Se si ricorre a un tampone rapido, allora la finestra è di 48 ore.

Nuove regole

In attesa dell’entrata in vigore ufficiale del pass europeo, diversi paesi hanno già incominciato a sollevare alcune restrizioni e a rilasciare le certificazioni per viaggiare. È il caso di Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia, che sono già connesse gateway comunitario. Atene ha anche già tolto tutte le restrizioni ai viaggiatori provenienti dagli Stati uniti e Regno unito, se vaccinati. L

a Francia oltre a tutti i viaggiatori europei già vaccinati, sta accettando anche quelli provenienti dai paesi considerati sicuri, cioè Australia, Corea del Sud, Israele, Giappone, Libano, Nuova Zelanda e Singapore. La Spagna invece ha aperto agli europei vaccinati dal 7 giugno, mentre la Svizzera dal 31 maggio. Mentre la Danimarca accetta solo chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni e non oltre i sei mesi. I paesi che continuano a richiedere quarantena o tampone sono Portogallo, Austria, Paesi bassi, Irlanda, Belgio e Islanda. Dall’altra parte dell’oceano invece, gli Stati uniti hanno allentato le restrizioni di viaggio verso oltre 110 paesi, tra cui l’Italia, per tutte le persone vaccinate.

In Italia

In Italia, il pass verrà reso disponibile tramite l’app Io (per i servizi della pubblica amministrazione) e Immuni (per il contact tracing). Sarà rilasciato anche a chi ha ricevuto solo la prima dose di vaccino, ma in questo caso si potrà viaggiare solo nei paesi europei che fanno la stessa cosa. Per esempio, la Danimarca accetterà solamente i viaggiatori che hanno completato il ciclo vaccinale, quindi si potrà entrare nel paese solo dopo la seconda dose di tutti i vaccini, tranne Johnson & Johnson che è monodose. Il nostro paese ha già superato i test tecnici per l’attivazione del green pass europeo e il ministro dell’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, ha detto al Corriere della Sera che forse verrà rilasciato prima di luglio.

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Le regole stabilite dal Parlamento europeo fissano a 9 mesi la durata del green pass dopo la seconda dose di vaccino e 6 mesi per chi è guarito da Covid-19
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