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(immagine: Nasa/Jpl-Caltech)

Ingenuity ce l’ha fatta anche stavolta. Lo scorso fine settimana il drone elicottero della Nasa ha completato il suo decimo volo nell’atmosfera di Marte, il più difficile dal punto di vista tecnico finora e che gli ha permesso di compiere il suo primo miglio (1,609 chilometri). Ingenuity ha sorpreso persino i suoi creatori dimostrandosi in grado di continuare a volare ben oltre le aspettative.

Oltre ogni aspettativa

Ingenuity è stata una scommessa per la Nasa, una sfida che si può dire vinta. Il drone elicottero, infatti, era stato progettato per compiere 5 voli a difficoltà crescente. Le sue tecnologie sarebbero state messe alla prova per testarne i limiti di velocità e resistenza e raccogliere informazioni per disegnare i futuri velivoli marziani.

Si prevedeva, dunque, che già al quarto/quinto volo Ingenuity si sarebbe schiantato da qualche parte. E invece ha stupito tutti ed è arrivato a portare a termine il suo decimo volo, quello che gli ha permesso di raggiungere la distanza significativa di 1 miglio (1,609 chilometri) volando nell’atmosfera marziana.

Finora Ingenuity ha resistito 107 giorni marziani (76 in più del previsto) e ha anche eseguito con successo due aggiornamenti software che hanno permesso di migliorare le sue capacità di volo e di acquisizione di immagini. A questo punto è probabile che la Nasa continuerà a farlo volare finché reggerà. Da semplice missione dimostrativa, quindi, quella di Ingenuity si è trasformata in un’esplorazione a tutti gli effetti, a supporto del rover Perseverance che sta scandagliando la superficie del cratere Jezero e raccogliendo campioni a caccia (anche) di tracce di vita aliena nel passato di Marte.

Volo numero 10

Stando al programma pubblicato dalla Nasa, il decimo volo di Ingenuity è durato circa 2 minuti e 45 secondi. Si è trattato del volo più complesso del piccolo drone, che ha toccato 10 waypoint. L’elicotterino si è portato alla quota record di 12 metri e si è diretto a sud-sudovest per 50 metri per scattare fotografie alle Raised Ripple, delle formazioni rocciose che potrebbero essere state in passato dei canali d’acqua.

(Immagine: Percorso e waypoint del decimo volo di Ingenuity sopra il cratere Jezero/Nasa/Jpl-Caltech/University of Arizona)

Nelle tappe successive del percorso Ingenuity ha continuato a acquisire immagini che verranno combinate dagli esperti del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa per ottenere immagini utili per definire le rotte del rover Perseverance e per future missioni di esplorazione. Infine è atterrato in una nuova postazione (la settima) 95 metri a ovest dal punto di partenza.

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Il drone elicottero Ingenuity ha compiuto il suo decimo volo, coprendo un miglio (1,609 chilometri). Una pietra miliare nell’esplorazione del Pianeta rosso
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