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Il secondo album dei Nirvana, Nevermind, è uscito nel lontano 1991 ed è divenuto subito un’opera di culto, a partire dalla sua copertina memorabile che raffigurava un bebè tutto nudo intento a ripescare un dollaro da una piscina. Difficile non annoverare quella cover fra le più presenti nell’immaginario comune degli appassionati di rock e non solo. Quel bambino si chiama Spencer Elden e all’epoca aveva appena quattro mesi. Oggi è un trentenne e non pare molto entusiasta di quella sua immagine del passato. Secondo alcune notizie diffuse nelle ultime ore, infatti, Elden avrebbe fatto causa ai Nirvana, alle loro etichette discografiche e anche al fotografo Kirk Weddle chiedendo un risarcimento per i “danni a vita” arrecatigli da quella copertina e sottolineando che i suoi tutori non avrebbero mai firmato un accordo “che autorizzava l’utilizzo di alcuna immagine di Spencer e certamente non questa pornografia infantile che lo ritrae“.

La genesi della copertina va fatta risalire al leader della band, Kurt Cobain, il quale si era appassionato con il batterista Dave Grohl a video di parti in acqua; essendo però le immagini di queste nascite troppo esplicite, si decise in alternativa di commissionare a Kirk Weddle foto di bambini ‘subacquei’. Lo stesso Weddle andò a scattare in una piscina per bambini ma finì per scegliere una foto di Elden, figlio del suo amico Rick (il quale pare accettò 200 dollari per la foto). Dopo che la casa discografica Geffen Records esternò preoccupazioni riguardo la scelta di rappresentare un neonato completamente nudo, Cobain insistette affinché la copertina uscisse in questo modo o altrimenti con un bollino che coprisse le parti intime del bimbo con scritto “Se questo ti offende sei un pedofilo represso“.

Oggi Elden sostiene che proprio la scelta di non applicare quell’etichetta non lo ha protetto dallo sfruttamento pedopornografico della sua immagine. Eppure nel 2008 in un’intervista a Npr lo stesso giovane si diceva piuttosto soddisfatto di aver fatto la storia del rock: “Devo dire che parecchie persona hanno visto il mio pene“, raccontava all’età di 17 anni: “È molto fico. Ma sono un ragazzo normale che cerca di vivere le cose al meglio che può“. Nel frattempo ovviamente può aver cambiato idea, anche se in ben tre occasioni, per il decimo, diciassettesimo e 25esimo anniversario dell’uscita dell’album, Elden si è fatto ritrarre ancora una volta riproducendo l’iconica copertina.

The baby featured on this album cover – Spencer Elden is now 25 years old and is seen here re-enacting his iconic pose. #Nirvana pic.twitter.com/VWmieywaaE

— Benfuadzen Bujang | بينفوادزين (@BenfzB) September 25, 2016

L’ultima volta risale appunto al settembre 2016 e il ragazzo, secondo quanto raccontato da lui stesso al New York Post, all’epoca aveva chiesto al fotografo di posare ancora una volta nudo, ipotesi allontanata perché sarebbe stata troppo “weird“: “Questo anniversario significa qualcosa per me“, aggiunse ancora in quell’occasione Elden: “È figo ma anche strano essere parte di qualcosa che nemmeno ricordo“. Solo il mese prima, però, a Gq Australia aveva dato un’opinione diversa: “È una cosa fuori di testa, mi dà piuttosto fastidio a essere onesto“, aveva detto in quell’intervista: “Ho provato a coinvolgere i Nirvana in una mia mostra ma mi hanno ribalzato a manager e avvocati. Perché sono ancora sulla loro copertina se non sono così importante per loro?“.

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Allora un bimbo di 4 mesi, oggi Spencer Elden ha 30 anni e chiedi i danni alla band per aver sfruttato illecitamente la sua immagine sessuale, nonostante nel corso degli anni avesse fatto esternazioni contraddittorie a riguardo
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