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E’ dal 2016 che si parla di Fuchsia. Questo nuovo sistema operativo ha avuto una lunga fase di sviluppo nelle sedi di Google senza aver mai visto la luce. Dall’inizio del 2021 c’è stata un accelerazione e un primo dispositivo con la versione 1.0 del sistema operativo è stato individuato a marzo. Ora, è arrivata l’ufficialità e l’azienda ha confermato la prima versione del sistema operativo.

Google ha confermato a 9To5Google che Nest Hub 2018, il display intelligente per la casa, verrà aggiornato a Fuchsia 1.0. Fino ad oggi, il dispositivo utilizzava il sistema Cast sviluppato da Google su base Linux come per tutti i suoi dispositivi Chromecast.

Poiché l’interfaccia e la funzionalità di Nest Hub poggiano su Flutter, che consente applicazioni coerenti per più sistemi, l’esperienza dell’utente sarà la stessa dopo questo aggiornamento. Immaginiamo però che Google non abbia scelto un dispositivo così limitato in termini di esperienze a caso. L’ambiente software del Nest Hub è molto controllato e Google sarà in grado di offrire un sistema interamente sviluppato senza vincoli per l’utente.

L’implementazione di Fuchsia sarà molto graduale e avverrà nei prossimi mesi per tutti i Nest Hub 2018.

Addio Linux

Il rilascio di Fuchsia nella versione 1.0 è un passo molto importante per Google. Questa prima implementazione è un banco di prova per l’azienda che sta realizzando qui il suo primo sistema operativo progettato senza una base Linux. Il dettaglio non è ancora stato spiegato ufficialmente ma si può immaginare che altri dispositivi della famiglia Nest potrebbero passare a Fuchsia negli anni a venire.

Per quanto riguarda un cambio di rotta su Android, è ancora troppo presto per parlarne ma non è da escludere.

L’articolo Google conferma il suo nuovo OS Fuchsia per rimpiazzare Linux sembra essere il primo su Cellulare Magazine.

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