Un team di studiosi dell’università di Princeton ha sviluppato un nuovo sistema di intrecci in 3D a partire da barrette elastiche e, soprattutto, imitando alcune vecchie immagini di pizzi e merletti. Con la prospettiva di impiegare queste strutture, estremamente flessibili e modulabili, per i viaggi spaziali del futuro, dove sarà necessario che gli oggetti viaggino stipati all’interno delle sonde occupando il minor volume possibile, ma che possano poi estendersi a destinazione nella forma desiderata.
Modificando il design della struttura, il team è stato in grado di produrre svariate geometrie e, come riportato dalla relativa pubblicazione sul Journal of the Mechanics and Physics of Solids, una volta costruito il modello matematico alla base, questo può essere applicato a qualsiasi rete di elementi elastici, sia fatta di filo, bambù o anche plastica. E non solo per l’applicazione nello spazio, bensì anche per i dispositivi indossabili, bracci robotici e, perché no, anche giocattoli.
(Credit video: Princeton University)
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Ispirato all’arte del passato, il sistema di intrecci in 3D che vedete in questo filmato potrebbe essere una svolta per la robotica e i mezzi spaziali dei prossimi decenni
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