(Foto: Nasa)
La strada è lunga, ma il viaggio delle prossime astronaute e dei prossimi astronauti dell’Agenzia spaziale europea (Esa) è già entrato nel vivo. L’agenzia infatti oggi ha annunciato i primi risultati relativi al concorso per la ricerca di nuovo personale da spedire nello Spazio. La selezione è lunga – dopo un’iniziale fase di screening delle domande ricevute, comprende una serie di test psicologici, pratici, medici e interviste – e terminerà con l’annuncio dei nuovi membri dell’Esa solo alla fine del prossimo anno. Ma di certo candidati non mancano: la risposta al concorso dell’Esa è stata incredibile rispetto all’ultimo bando dall’agenzia, nel 2008, quasi tre volte tanto: oltre 22.500 rispetto alle 8.400 di allora. I paesi che più si sono fatti avanti sono Francia (in assoluto guida la classifica, con oltre 7mila candidature), Germania (3.700), Regno Unito (poco meno di 2mila) e a seguire l’Italia (1.860).
I numeri diffusi nel corso della prima conferenza stampa sulla nuova selezione Esa, confermano non solo che, per usare le parole del direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher, quello dell’astronauta è ancora un dream job, ma che anche la partecipazione femminile è ben più alta rispetto al passato: 5.400 le donne candidate, contro meno delle 1.300 dello scorso concorso (da cui, lo ricordiamo, venne selezionata la nostra Samantha Cristoforetti, prossima al comando della Stazione spaziale internazionale nella sua nuova missione). “È positivo vedere un aumento nella distribuzione di genere dei candidati e delle candidate in occasione di questa selezione – ha commentato David Parker, direttore di Esplorazione umana e robotica dell’Esa – ma i numeri mostrano anche che c’è ancora molto da fare per raggiungere un equilibrio di genere nel settore spaziale”. Sono state invece 257 le candidature arrivate da persone disabili (di cui 60 donne). Il concorso dell’Esa infatti è nato infatti con l’intento di rendere lo spazio sempre più accessibile, aprendo le porte anche a persone con disabilità fisiche.
Da tutte queste domande dovranno uscire dai quattro ai sei nuovi astronauti, un astronauta con disabilità fisica e fino a venti riserve. Cosa faranno? L’agenda nel breve e medio periodo (da qui al 2040 circa) per l’esplorazione spaziale è fitta: oltre alle attività della Stazione spaziale, i prossimi astronauti saranno alle prese con il progetto della stazione spaziale cislunare Lunar Gateway, l’esplorazone della superficie lunare e oltre: quella del vicino Marte.
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Chiuse dallo scorso venerdì, sono tantissime le candidature per diventare astronauti dell’Agenzia spaziale europea: oltre 22mila. Francia, Germania, Regno Unito e Italia i paesi con il numero maggiori di domande
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