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Il portafoglio cashback è visualizzabile sull’app Io (foto io.italia.it)

Per i prossimi mesi dovremo abituarci a usare il green pass, la certificazione europea che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o la negatività a un test per il Covid-19. Il certificato potrà essere richiesto per potersi spostare sul territorio nazionale o, dal prossimo primo luglio, su quello europeo e per partecipare ad alcuni eventi pubblici.

In Italia è possibile richiederlo dal 17 giugno, ma secondo quanto raccontato da alcuni utenti su Twitter, prima di ottenerlo bisogna avere un po’ di pazienza e potrebbero passare alcune ore tra l’invio della richiesta e la ricezione del documento. Il green pass viene emesso in automatico per tutte le vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 nella prima settimana di avvio della piattaforma nazionale ed entro il 28 giugno. La disponibilità non sarà quindi immediata. Chi ha già fatto il vaccino, riceverà un messaggio via email o sms quando la certificazione sarà disponibile. Dopo averlo ottenuto (ecco le istruzioni per richiederlo), come funzioneranno i controlli?

I controlli del green pass

Per poterne verificare la validità, in Italia, verrà usata un’applicazione chiamata VerificaC19. L’app consente di controllare il green pass e le generalità della persona a cui è intestato, attraverso la lettura del codice qr riportato sul documento salvato sulla app Immuni, per il tracciamento dei contatti, e Io, per i servizi della pubblica amministrazione, oppure ottenuto tramite il sito dedicato del governo, attraverso il fascicolo sanitario elettronico o i medici e i farmacisti incaricati. L’intestatario dovrà quindi confermare la propria identità mostrando un documento di riconoscimento valido.

Chi può controllare il green pass?

Secondo quanto stabilito dal decreto firmato lo scorso 17 giugno dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, le prime figure autorizzate a controllare il certificato saranno le forze dell’ordine e i pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni.

Negli eventi

Sono autorizzati a controllare i green pass anche il personale addetto al controllo della sicurezza di eventi, cerimonie o spettacoli aperti al pubblico e i proprietari delle strutture nelle quali si svolgono

Durante i viaggi

Il personale delle compagnie aeree, marittime o dei trasporti potrà verificare il certificato e, secondo quanto riportato al comma C dell’articolo 13 del decreto, anche i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici eserciziin cui è richiesto. Tuttavia il decreto non specifica in quali strutture sia obbligatorio e nel giorno stesso di uscita dal decreto, il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato al Corriere della Sera che albergatori, ristoratori e negozianti non saranno autorizzati a richiedere il certificato.

Nella sanità

Nelle strutture che offrono prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali, per le quali il certificato è richiesto ai visitatori o alle visitatrici, il pass potrà essere controllato dal personale incaricato e dai gestori delle strutture. È importante sottolineare che l’attività di verifica, come specificato nel decreto, non comporta né autorizza alla raccolta dei dati dell’intestatario del green pass.

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Un decreto identifica le figure autorizzare a controllare il green pass, attraverso un’app che leggerà il qr code su Io, Immuni o sul foglio stampato
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