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(foto: Fabrice Coffrini/Getty Images)

In Guinea è stato identificato il primo caso di malattia da virus di Marburg. È della stessa famiglia dell’ebola e può causare una febbre emorragica mortale. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha fatto sapere della nuova scoperta appena due mesi dopo aver dichiarato la fine della seconda epidemia di ebola nel paese, iniziata lo scorso anno e che ha causato 12 morti.

La febbre di Marburg è stata descritta per la prima volte nel 1967, durante un’epidemia scoppiata a Francoforte in Germania e a Belgrado, nell’attuale Serbia. Il virus, in quel caso, si è diffuso attraverso un salto di specie da alcune scimmie arrivate dall’Uganda, che contagiarono alcuni ricercatori che le studiavano. Delle 25 persone contagiate direttamente 7 persero la vita. La malattia riapparve poi nel 1975 in Sudafrica, nel 1980 e 1987 in Kenya, tra il 1998 e il 2000 nella Repubblica democratica del Congo e nel 2004 in Angola.

Secondo i dati dell’Organizzazione, il tasso di mortalità nei casi di Marburg è variato dal 24% all’90%, a seconda del ceppo del virus e della gestione dell’emergenza. Per la dottoressa Matshidiso Moeti, direttrice generale dell’Oms per l’Africa “il potenziale del virus di Marburg di diffondersi in lungo e in largo significa che abbiamo bisogno di fermarlo seguendo le sue tracce”. Il virus, infatti, si trasmette a contatto e la sua presenza in Africa occidentale significa che ha già compiuto un lungo viaggio e contagiato molte altre persone. La malattia si manifesta in modo improvviso e rapido con un forte mal di testa, dolori muscolari e malessere. Altri sintomi includono, febbre alta, crampi nausea, vomito, diarrea e sanguinamento.

Sia questo primo caso di Marburg che i casi di Ebola sono stati identificati nel distretto di Gueckedou, nella parte sud orientale della Guinea, al confine con Liberia e Costa d’avorio. Ciò significa che la presenza del virus in questi due paesi potrebbe essere altamente probabile, anche in persone asintomatiche. L’Oms ha perciò lanciato un allarme di alto rischio pandemico a livello nazionale e regionale, mentre le possibilità di una diffusione globale di questa malattia sono fortunatamente molto basse.

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L’Oms ha confermato il primo caso di persona contagiata dal virus Marburg: è della stessa famiglia di Ebola e può causare una febbre emorragica mortale. Si tratta del primo caso mai registrato in Africa occidentale, e del primo dal 2004
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