Dal primo prodotto commerciale dell’azienda californiana, la GoPro 35mm, sono passati 16 anni e oggi sorprende constatare che le action cam siano ancora in circolazione, vive e vegete, nonostante l’avvento degli smartphone che hanno relegato in nicchie di mercato gli altri strumenti per fare foto e video. Da quando l’azienda di Nick Woodman è stata fondata a oggi, la missione di GoPro è sempre stata la stessa: sviluppare e produrre un dispositivo per catturare le azioni sportive e le scene più dinamiche outdoor.
Fatta eccezione per il rimpianto esperimento con il drone Karma, GoPro ha sempre e solo migliorato il suo unico prodotto: l’action cam. Tagliando il traguardo della decima “serie” delle sue Hero Black era piuttosto scontato il balzo in avanti che avrebbe fatto il nuovo modello, ma forse l’azienda di San Mateo ha superato anche le aspettative.
Diciamo subito che la GoPro Hero 10 Black è chiaramente un’evoluzione del modello presentato l’anno scorso, con un look identico, ma le prestazioni sono state “dopate” grazie all’introduzione del nuovo processore GP2. Proprio questo chip consente infatti di aumentare quasi del doppio la risoluzione e la qualità dei video.
Questo dispositivo tascabile è ora in grado di registrare filmati a 5,3K a 60 fotogrammi al secondo, con una risoluzione del 91% superiore rispetto al 4K. I video in 4K acquisiscono la possibilità di avere 120 fps che diventano 240 fotogrammi con i video a 2,7K. Anche le fotografie aumentano di risoluzione passando da 20 MP della Hero9 a 23 megapixel del modello attuale, mentre quelle estratte dai video arrivano a 19,6 MP rispetto ai 12 MP precedenti.
Servono tutte queste palate di pixel? Se usate la GoPro per riprendere le vostre gite del fine settimana ne avete decisamente d’avanzo, ma se impiegate l’action cam in contesti professionali o come strumento per la realizzazione di contenuti creativi questi pixel sono una manna. La risoluzione 5,3K permette infatti di avere molto più margine di manovra per riquadrare le scene in fase di editing, mentre più frame al secondo significa una fluidità ancora superiore nelle sequenze in slow motion.
Il sensore era stato aggiornato l’anno scorso ma la GoPro Hero 10 Black, sfruttando al meglio la velocità di calcolo offerta dal processore GP2, riesce anche a gestire la luce, soprattutto quando l’illuminazione è scarsa, merito di nuovi algoritmi video con mappatura locale dei toni e riduzione del rumore 3D. I miglioramenti rispetto alla Hero9 ci sono, si vedono anche se non stiamo parlando di gap siderali. D’altra parte né la GoPro né molti altri dispositivi riescono a fare miracoli al buio.
Tra i progressi che si apprezzano maggiormente di questo nuovo modello c’è sicuramente l’incremento di velocità nell’upload/backup dei contenuti multimediali. Il primo elemento rilevante è costituito dal fatto che adesso tutte le volte che la GoPro viene messa in ricarica collegata al wifi, il trasferimento dei file nel cloud avviene in modo automatico. Una preoccupazione in meno per l’utente.
Non solo, ma il trasferimento dei file dalla GoPro al pc o allo smartphone si può anche effettuare usando il cavo usb-C (per gli iPhone è necessario un adattatore), in questo modo si guadagna in velocità e in stabilità del flusso di bit. Anche questo un progresso che gli utenti apprezzeranno parecchio.
Come lo è l’ulteriore miglioramento che l’azienda americana è riuscita a dare al già eccellente sistema di stabilizzazione. L’HyperSmooth 4.0 compensa decisamente bene le oscillazioni di ogni tipo, ma ora riesce a mantenere l’orizzonte allineato anche con scompensi laterali importanti, passando da 27 a 45 gradi di tolleranza. Niente male.
Bene anche l’insostituibile applicazione Quick, sostanzialmente rimasta invariata, ma che gode dei benefici generali apportati alla GoPro Hero10 Black, in particolare nel trasferimento wireless che risulta il 30% più veloce. Qualche cosa da sistemare però rimane. L’audio continua ad essere un po’ sottodimensionato rispetto ai livelli raggiunti dal video nonostante i 3 microfoni integrati si comportino benino anche in caso di vento.
Inoltre le riprese di lunga durata, come le dirette livestreaming sono difficili da realizzare con questa GoPro perché il dispositivo tende a scaldare parecchio superati i 15/20 minuti di esercizio continuativo, spegnendosi da sola per raffreddarsi. Nessun problema sussiste invece durante le riprese tipiche degli utenti che durano in media poco più di 1 minuto.
Anche l’autonomia si potrebbe desiderare un po’ migliore, specialmente considerando che le riprese ad alta risoluzione sono molto energivore rispetto alle vecchie Full HD ma ormai sono quelle più utilizzate da chi fa video con le action cam. Con un utilizzo mediamente intensivo alla massima risoluzione video la batteria da 1720 mAh arriva a circa un’ora di esercizio.
Conclusioni
Possiamo confermare che al momento GoPro Hero 0 Black non ha rivali nel mercato. Rispetto al modello dello scorso anno non ci sono stati stravolgimenti radicali ma gli upgrade hardware e software hanno dato all’action cam tutto quello che serve per riprese pro ed esperienza d’uso davvero facile e immediata.
I prezzi sono in linea con quelli dell’anno scorso ma con una interessante promozione. La GoPro Hero Black viene infatti venduta a 429 euro includendo un anno di abbonamento al servizio cloud. Senza questa opzione il prezzo sale a 529 euro. Tuttavia se si è già utenti del servizio di archiviazione GoPro si può acquistare la Hero 10 in versione bundle con il kit che incluse gli accessori Shorty e Magnetic Swivel Clip, una batteria extra e una scheda SD da 32GB.
Voto: 9
Wired: risoluzione video e slow motion di alta qualità, ottima stabilizzazione; gestione rapida dei file
Tired: durata della batteria; scalda eccessivamente quando si registrano video molto lunghi
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Il processore GP2 e nuove funzionalità rendono questa action-cam uno strumento senza rivali per chi vuole catturare l’avventura
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