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La tredicesima stagione di Doctor Who sarà più breve: solo sei episodi, seguiti dalle puntate speciali nel 2022. È la decisione presa dallo showrunner Chris Chibnall per lenire lo stress e la pressione di cast e troupe, i quali hanno dovuto adattarsi alle limitazione imposte dalla pandemia che ha reso le riprese estremamente difficoltose. Il ritorno al runtime classico della serie, oggetto di un epico reboot nel 2005 grazie al geniale sceneggiatore Russell T Davies, non è limitato alla durata bensì anche al formato. Piuttosto che una stagione formata da episodi a sé stanti o doppi, il prossimo Doctor Who privilegerà la narrazione orizzontale, con una trama diluita in più puntate e, molto probabilmente, quei folli cliffhanger che caratterizzavano la serie classica al suo debutto nel 1963, diventati la cifra stilistica della produzione di fantascienza televisiva più longeva di sempre. Da segnalare, tuttavia, che la durata dei singoli episodi sarà di un’ora circa come nelle edizioni precedenti del reboot, mentre quella degli originali era di 30 minuti.

Il panel di Doctor Who durante il San Diego Comic Con di quest’anno è stata l’occasione per lasciar intravedere qualcosa al pubblico e per anticipare che un cligffhanger (un finale in sospeso) chiuderà ogni episodio! I seguaci della serie cult si chiederanno se sia una buona idea: ai più sembra una saggia decisione. Quando a Russell T Davies è stata affidata la rinascita del Dottore, la sua esperienza gli ha suggerito di abbandonare la narrazione orizzontale per adeguarsi agli altri show di fantascienza.

Però, la storia della televisione recente suggerisce che gli appassionati prediligano storie che si dipanano lungo più episodi piuttosto che trame autoconclusive (come nei telefilm di anni ’80 e ’90). In molti auspicano che questa risoluzione sollevi le sorti di Doctor Who, dopo che Chibnall è passato alla direzione dello show ereditandola da Steven Moffat. Le ultime due stagioni che compongono l’era Chibnall hanno generato opinioni contrastanti, legate alla trama e ai personaggi piuttosto che alla rivoluzionaria scelta di affidare la più recente incarnazione dell’alieno di Gallifrey a una donna, l’esuberante Jodie Whittaker. La tredicesima edizione sarà la migliore e confermerà il talento dell’autore di Broadchurch?

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La prossima stagione, affidata allo showrunner Chris Chibnall, sarà ridotta una manciata di puntate (più gli speciali) a causa del Covid. Questa e le altre novità che stupiranno i fan dell’alieno di Gallifrey
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