0 00 3 minuti 3 anni 30

Da diversi anni, Apple continua a proporre azioni eco-responsabili. Tuttavia, come molti sospettavano, queste iniziative non solo fanno bene al pianeta, ma danno una mano anche al portafoglio dell’azienda.

Facendo un passo indietro, vi ricordiamo che Apple è stato il primo brand a rimuovere il caricabatterie dalle scatole e anche il primo a rimuovere le cuffie in tutto il mondo, tranne che in Francia.

Risparmiati fino a 5,96 miliardi di euro

Citati dal Daily Mail, gli analisti della società CCS Insight stimano che Apple sia stata in grado di risparmiare fino a 5 miliardi di sterline rimuovendo il caricabatterie e le cuffie e riducendo i costi di consegna. Ciò equivale a circa 5,96 miliardi di euro.

Gli esperti presumono che Apple abbia venduto circa 190 milioni di iPhone in tutto il mondo da quando ha adottato questa strategia (fine del 2020). Secondo i calcoli degli analisti, il brand farebbe risparmiare in media 27 sterline su ogni smartphone venduto, ovvero poco più di 32 euro.

A ciò si aggiungono ulteriori ricavi stimati in 225 milioni di sterline generati dalla vendita di accessori (267,5 milioni di euro). Si noti che in Italia, Apple vende l’adattatore di settore da 20W per iPhone al prezzo consigliato di 25 euro.

Apple contro i malcontenti

Ben Wood, capo analista di CCS Insight lo riassume bene: “Apple è il leader del mercato dei telefoni quando si parla di protezione ambientale, e la rimozione di caricabatterie e auricolari è una delle sue tante azioni. Ma, ovviamente, Apple risparmia denaro rimuovendo caricabatterie e cuffie quando vende i propri modelli”.

Oltre alla riduzione degli sprechi e dell’inquinamento legato alle nuove tecnologie, Apple afferma anche che la maggior parte dei suoi clienti ha già in casa caricabatterie e cuffie che possono utilizzare con i propri iPhone.

Sfortunatamente, ciò non impedisce a diversi consumatori di rimanere contrari a questa decisione.

L’articolo Apple: 5,96 miliardi di euro risparmiati rimuovendo caricabatterie e cuffie sembra essere il primo su Cellulare Magazine.

Cellulare Magazine Read More

Dicci la tua, scrivi il tuo commento: